La Solitudine dei numeri primi…

Ciao , sono Giulia, professionista del babywearing dal 2017, questo è il mio primo blog…emozione…imbarazzo…ma cosa vorrai mai scrivere? Non sei mica una guru, una scrittrice…la sindrome dell’impostore che mi porta via i pensieri…pensi ci sia qualcuno che abbia voglia di leggerli?

Non lo so.

Ma penso ci sia qualcuna, che come me ora, si senta chiusa in gabbia…sola.

Io sono chiusa per ragioni diverse, ma provo a ritornare alla mente a quando anche io avevo appena preso con le braccia uno dei miei fringuellini…l’estasi, felicità, stanchezza, giubilo, paura, senso di inadeguatezza, timore, gioia, dolore…mi ricordo una montagna russa di sensazioni difficili da controllare. E ora mi catapulto nella realtà di adesso: neomamma, giostra di sensazioni e chiusura completa del villaggio attorno a me.

Che momento difficile …Cosa state vivendo amiche mie?

Non riesco nemmeno a immaginarlo. Bisogno di una doccia, di relax, di altre braccia che accolgono il dono che le mie troppo stanche stanno facendo fatica a sostenere, bisogno di una cena della nonna, calda, gustosa, profumata, bisogno di tempo, di tempo…Quest’esserino che non si stacca un attimo da me, sembra stia bene solo qui…sono contenta eh, mi sento felice eh..ma a volte mi sembra di non riuscire a respirare….sento male, non riesco a sedermi bene, mi sento sola…avrei bisogno di un abbraccio, un abbraccio….chi si ricorda come sono fatti gli abbracci? Io davvero sento di essermelo dimenticata. Quelli che stringono, che quasi ti danno quell’attimo in cui senti che ti manca il respiro, quelli profumati, della tua mamma o della tua migliore amica, col profumo di balsamo nei capelli, quelli dati in una serata di bisboccia (eppure li ricordo ancora), che ti trascina e quasi ti fa cadere a terra…abbracci, dove siete…amici dove siete?

Sole…tu e il tuo bambino…

Come aiutarvi quando il villaggio manca?

Io avevo preso una fascia. Elastica. E mi sono messa vicina quell’esserino, tanto non si staccava comunque da me…e un fiume in piena mi ha travolto, una seconda volta…torno a essere un corpo solo, un cuore solo…le mie spalle e le mie braccia riposano, ma non posso fare a meno di abbracciarlo…di annusarlo, di respirarlo…e posso alzarmi dallo stramaledetto divano, senza viverci sopra h24, posso mettermi l’acqua in un bicchiere, posso aprire lo sportello dei dolcetti e mettermene uno in bocca, senza che quel piccolo esserino mi spacchi i timpani, posso addirittura andare a fare pipì senza doverla trattenere per altre ore in attesa del momento giusto…e lui dorme beato su di me…

E io mi sento un pochino meno sola …

E voi? Come vi sentite in questo tempo di chiusura? Il babywearing vi sta aiutando?